Come rilevato dalle ricerche di BrandToday, nel periodo più acuto della pandemia da CoViD-19 si era registrato un importante aumento degli acquisti online, con conseguente apprezzamento del valore delle merci, prima di tutto su Amazon.
Cosa sta succedendo in questi giorni, durante i quali si vede l’estate avvicinarsi e, soprattutto, si può tornare in strada e ripristinare le proprie abitudini di acquisto? Ce lo spiega la ricerca condotta da Comscore, relativa all’attività dei consumatori tra le diverse categorie commerciali di vendita al dettaglio online, nel periodo compreso tra il 27 aprile e il 31 maggio 2020.
La categorie prese in esame da Comscore sono “Abbigliamento”, “Profumi e cosmetici” e “Sport e attività all’aperto”. È interessante notare sin da subito come nei principali paesi europei – Italia compresa – il trend di acquisti online sia in crescita. In un solo paese il dato non appare mai positivo: la Germania.
Il periodo
Le settimane prese in esame sono quelle nelle quali la serrata veniva man mano sciolta, con il ritorno ad una progressiva normalità. Ciononostante l’analisi di Comscore evidenzierebbe un generale aumento delle attività su Internet, sopratutto da parte dei cittadini francesi. Sono loro, infatti, che hanno aumentato gli acquisti in Rete nei settori delle attività all’aperto e dell’abbigliamento. Gli italiani, invece, avrebbero mostrato un particolare dinamismo nell’acquisto di profumi e cosmetici.
In crescita anche i consumi degli spagnoli, specie nel settore dell’abbigliamento. I britannici si mostrano particolarmente attivi su siti, app ed e-Commerce riguardanti sport e attività all’aperto, mentre si evidenziano consumi in calo nel settore dermo-cosmetico.
Possibili variabili
Difficile da spiegare la curva negativa relativa ai consumatori tedeschi. Per valutarla bisognerà prendere in considerazione più fattori. In primo luogo il periodo di chiusura delle attività è durato meno in Germania che altrove, il che potrebbe aver impattato in maniera minore sulle abitudini di acquisto.
In secondo luogo, il periodo è strettamente legato alla “preparazione” all’estate, con un ritorno agli acquisti per adeguare il guardaroba con abiti leggeri o per attrezzarsi in vista di attività sportive. Il che potrebbe spiegare la tendenziale reattività dei paesi mediterranei, ma a quelli nordici – come dimostra la curva britannica nel grafico del settore sportivo – bisogna riconoscere l’amore per le attività all’aperto.
Una terza variabile potrebbe essere la fiducia nei tempi futuri, il che ci ci direbbe che i tedeschi sono meno ottimisti degli altri europei. Sarebbe paradossale per un paese che – in crisi anch’esso – non ha certo le nostre stesse stime di recessione.