È una delle leggi auree dell’economia in libero mercato e il web non ne è esente: se aumenta la domanda di un bene, cresce anche il suo prezzo. È esattamente ciò che è avvenuto da marzo ad aprile su Amazon. Come abbiamo visto su queste stesse pagine, l’impossibilità di uscire ha causato una forte crescita delle ricerche online con intento di acquisto. Tuttavia, l’aumento delle compere online, in alcuni settori, non è determinato esclusivamente dalla paura di uscire o dalla difficoltà di trovare esercizi commerciali aperti. Nel caso del settore informatico, ha giocato un ruolo importante anche la necessità di ricreare in casa l’ambiente di ufficio.
Ci siamo dunque chiesti se ciò avesse comportato un aumento dei prezzi online. Per verificarlo, abbiamo individuato alcuni “fattori di produzione” determinanti per chi deve lavorare da casa: computer, webcam, auricolari, stampante e cartucce di inchiostro. Fatto ciò, per ogni categoria abbiamo consultato la sezione “Besteller” di Amazon, che raccoglie i prodotti più venduti, e abbiamo utilizzato Keepa – una plugin che traccia lo storico dei prezzi – per conoscere le variazioni dei costi al consumatore dal 3 marzo al 18 aprile (rinviamo al paragrafo “Note metodologiche” per i dettagli). Risultato? I prezzi sono aumentati, in alcune categorie, anche del 25% in 20 giorni.
Lavorare da casa ora costa di più
In base alla nostra analisi, dal 3 marzo, giorno che precede la chiusura delle scuole in Italia, al 18 aprile, i prezzi sono variati del:
- +10,45% per i pc portatili;
- +17% per le stampanti;
- +12% per cartucce e toner;
- +25,2% per le webcam;
- -8,1% per gli auricolari.
Tuttavia, la spinta inflattiva ha interessato le singole categorie in momenti diversi. Spesso si è osservato un forte aumento dei prezzi nella seconda metà di marzo, quando gli stock disponibili hanno cominciato a scarseggiare e la scarsità ha talora causato, per singoli prodotti, un apprezzamento di oltre il 100%. I prezzi del 3 marzo, confrontati con quel del 25 dello stesso mese, sono variati del:
- +9,8% per i pc portatili;
- +24,2% per le stampanti;
- +9,9% per cartucce e toner;
- +25,8% per le webcam;
- +2,1% per gli auricolari.
Personal computer
La presenza in casa di più lavoratori, oltre alla prole che segue le lezioni a distanza, ha rivelato una penuria di computer. Ciononostante si osservano due fenomeni opposti: da un lato gli acquirenti di pc portatili hanno dovuto affrontare un apprezzamento di oltre il 10%, mentre chi ha acquistato pc fissi si è orientato su prodotti entry-level (ricondizionati e pc-mini) e ha accelerato la tendenza generale – nel settore – ad abbassare i prezzi.
Dal 3 al 25 marzo i prezzi sono scesi del 3,4%, mentre il calo è stato del 4,9% dal 3 marzo al 18 aprile.
Webcam e auricolari
Tra le prime 10 webcam più vendute su Amazon, molte sono state messe in vendita a partire da aprile o fine marzo. Ciò ci ha portato a doverne eliminare diverse dalla nostra analisi e a sostituirle con telecamere fuori dalla top-10 (seguendo ovviamente l’ordine decrescente per numero di vendite). Ciò conferma anche quanto si è potuto osservare nella curva delle altre webcam: la scarsità improvvisa dei prodotti nei magazzini Amazon, ha portato a improvvisi aumenti di prezzo da parte dei singoli rivenditori che si “appoggiano” all’eCommerce di Jeff Bezos. L’ingresso di nuovi prodotti, invece, ha contribuito a fermare la spinta al rialzo.
Per gli auricolari, invece, la crescita dell’offerta dopo il 25 marzo ha portato addirittura a una riduzione generale dei prezzi rispetto alla situazione di partenza.
Stampanti e cartucce
La stampante al primo posto per numero di vendite al momento dell’analisi (18 aprile 2020) costa 146 euro, 86 euro il 3 marzo e 250 il 25 marzo. Anche in questo, il picco (+290% dal 3 al 25 marzo) coincide con l’esaurimento delle scorte immagazzinate direttamente da Amazon. Si tratta di un caso esemplificativo di ciò che verosimilmente è avvenuto dopo il lockdown e che ha portato a un improvviso e generalizzato aumento dei prezzi.
Più graduale e ancora in corso, invece, l’apprezzamento di cartucce e toner, probabilmente per effetto di un bisogno che si esprime in un secondo momento rispetto a chi acquista la stampante (prima il suo uso, poi l’esaurimento dell’inchiostro e infine l’acquisto).
Note metodologiche
Il periodo preso in esame va dal 3 marzo al 18 aprile e utilizza una terza data intermedia – il 25 marzo – per individuare i tempi di risposta di consumatori e rivenditori a determinate sollecitazioni del mercato. Il 3 marzo è la data di partenza, scelta perché precede il giorno in cui il Governo Conte ha annunciato la chiusura delle scuole. Il 25 marzo è prossimo al 22 dello stesso mese, giorno in cui l’Esecutivo ha annunciato un’ulteriore stretta sulla quarantena, ma sufficientemente distanziato da aver creato degli effetti sul mercato.
Selezione dei prodotti. Le categorie di prodotto sono state pensate sulla base delle esigenze del lavoratore da casa. Circa l”individuazione dei singoli beni, invece, è stato utilizzato l’algoritmo di Amazon, che nei “Bestseller” delle singole categorie (Pc portatili, Pc desktop, Stampanti, Cartucce, Webcam e Auricolari) individua i prodotti più venduti ad una determinata data e ora (nel nostro caso 18 aprile, ore 21-22). Dalle singole categorie, sono state quindi individuate le “Top-10”. Nel momento in cui si incorreva in prodotti privi di storico, perché creati dopo il 3 o il 25 marzo, si è proceduto con la selezione dei prodotti a seguire (undicesimo, dodicesimo, etc.), fino alla quindicesima posizione. Oltre si è ritenuto di non selezionare prodotti sufficientemente rappresentativi.
Strumenti. La plugin Keepa è un tracciatore di prezzi dei principali eCommerce. Attraverso il suo utilizzo – associato alla selezione dell’algoritmo di Amazon -, abbiamo potuto conoscere lo storico dei singoli prodotti presi in esame (e quindi i prezzi del 3 e del 25 marzo, all’orario più prossimo alle 15). Dato che Amazon offre più alternative all’acquirente, si è ritenuto di utilizzare sempre il prezzo praticato da Amazon, ove presente. In assenza, si procedeva con il prezzo di rivenditori terzi, presenti sullo stesso eCommerce. Mai si è fatto ricorso all’usato. Quando un singolo prodotto non era disponibile in una delle tre date, si sceglieva quello più prossimo alle 24 ore prima o dopo. Se il bene non era presente nemmeno in questa fascia di flessibilità, si rimuoveva dall’elenco.
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