Lo sviluppo inarrestabile e vertiginoso dell’e-commerce; l’esigenza di imprimere sempre maggior velocità agli scambi tra imprenditori e tra questi e i consumatori; l’incalzare della Green Economy. Già soltanto questi tre fattori sono sufficienti a offrire una motivazione più che valida alla necessità di digitalizzare le imprese. Al cospetto di un mercato sempre più dinamico, il business non può prescindere dall’informatizzazione ed è proprio in ragione di ciò che, a livello governativo, è stato approvato il “Punto Impresa Digitale” (PID), il cui intento mira, per l’appunto, a favorire l’approccio delle MPMI (Micro Piccole Medie Imprese) verso una nuova e rivoluzionaria dimensione.
In questo contesto va inquadrata l’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Napoli che – innestandosi nel solco già tracciato dalla regione Lombardia – ha emanato il “Bando voucher digitali I4.0 – 2021”, il quale mette sul piatto fino a € 15.000 a fondo perduto.
Ambito di intervento
Il bando ha come obiettivo il finanziamento di programmi destinati a dare impulso al Piano Transizione 4.0. Nello specifico, i contributi intendono sovvenzionare i progetti presentati da singole imprese che siano rispondenti ai seguenti scopi:
- Implementare le capacità di collaborazione tra le MPMI, nonché tra queste e i soggetti qualificati nel campo delle tecnologie I4.0, mediante il raggiungimento di obiettivi tesi a introdurre nuovi modelli di business digitale;
- Dare impulso all’utilizzo, da parte delle MPMI iscritte alla Camera di Commercio partenopea, di servizi o soluzioni incentrati sulle nuove competenze e tecnologie digitali;
- promuovere gli interventi di digitalizzazione e automazione finalizzati a garantire la continuità operativa delle imprese durante l’emergenza scaturita dalla pandemia da CoViD-19 e alla ripartenza in fase postpandemica.
È interessante notare che, a differenza dei voucher dello scorso anno, quello del 2021 amplia il settore di intervento. Ritorna, ad esempio, l’e-commerce nell’Elenco 1, quello che contiene le tecnologie che motivano l’agevolazione; mentre nell’Elenco 2, ossia quello che annovera possibili servizi complementari, troviamo il digital marketing.
Al fine di sostenere il finanziamento, la Camera di Commercio di Napoli ha previsto lo stanziamento di una somma complessiva pari a € 717.409,16.
Soggetti beneficiari
Per ottenere l’agevolazione, l’impresa deve rispondere a una serie di requisiti, quali:
- Essere una micro, piccola o media impresa;
- Avere sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Napoli;
- Essere attiva e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
- Vantare la regolarità nel pagamento del diritto annuale;
- Non essere in stato di fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo, o in altra situazione equivalente;
- Avere legali rappresentanti, amministratori e soci per i quali non sussistono cause di divieto, decadenza o sospensione, secondo quanto previsto dal Codice antimafia;
- Non avere forniture di servizi in corso di erogazione con la Camera di Commercio di Napoli né con la sua azienda speciale Si Impresa.
È previsto che i voucher vengano elargiti alla singola impresa che presenti domanda. Domanda che non può essere reiterata qualora l’impresa abbia già beneficiato del contributo nel corso degli anni 2019 e 2020.
Spese ammissibili
Come già detto, le agevolazioni vengono erogate in forma di voucher. Il contributo a fondo perduto copre fino al 70% delle spese, fino a un massimo di € 15.000. Sono ritenute ammissibili le spese attinenti i servizi di consulenza e/o formazione relative a una o più tecnologie previste dal bando e qui di seguito specificamente riportate:
- Robotica avanzata e collaborativa;
- Interfaccia uomo – macchina;
- Manifattura additiva e stampa 3D;
- Prototipazione rapida;
- Internet delle cose e delle macchine;
- Cloud, fog e quantum computing.
- cyber security e business continuity;
- big data e analytics;
- intelligenza artificiale;
- blockchain;
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà
- aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
- simulazione e sistemi cyberfisici;
- integrazione verticale e orizzontale;
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
- soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate
- caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le
- tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
- sistemi di e-commerce;
- sistemi per lo smart working e il telelavoro;
- soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per
- favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
- connettività a Banda Ultralarga.
L’elenco 2 contiene invece i servizi o le tecnologie che, se prese singolarmente, non danno accesso all’agevolazione, ma che possono tuttavia essere associate alle spese dell’Elenco 1. Per dirla con le parole del bando stesso, l’Elenco 2 contiene “altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle
previste al precedente Elenco”, ossia:
- sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
- sistemi fintech;
- sistemi EDI, electronic data interchange;
- geolocalizzazione;
- tecnologie per l’in-store customer experience;
- system integration applicata all’automazione dei processi;
- tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
- programmi di digital marketing.
- Soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.
Tutte le spese sono calcolate al netto dell’Iva, il cui computo non rientra tra le spese ammesse salvo il caso in cui l’imprenditore beneficiario non possa in alcun modo recuperarne il costo.
Come partecipare al bando
Aderire all’iniziativa richiede la presentazione di un’apposita domanda. Essa può essere inoltrata unicamente in modalità telematica e con apposizione di firma digitale. Per effettuare l’operazione è necessario utilizzare lo sportello online “Contributi alle imprese”, presente nel sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov. Fondamentale è che vengano osservati i tempi indicati nel sito web camerale. Le domande presentate al di fuori dei termini stabiliti saranno infatti automaticamente escluse, così come quelle inoltrate utilizzando modalità di trasmissione diverse da quella telematica.
Oltre che dal titolare dell’impresa, la richiesta può essere inoltrata anche da un intermediario abilitato all’invio delle pratiche telematiche. In tal caso, la domanda dovrà essere corredata dal modulo di procura per l’invio telematico e dalla copia del documento di identità del titolare o del legale rappresentante dell’impresa richiedente.
Per conoscere ulteriori dettagli, si consiglia di scaricare il Bando voucher digitali I4.0 – edizione 2021.