Lo storytelling è uno strumento del Content Marketing e si propone di usare una narrazione per cucire insieme fatti con emozioni e valori che un Brand può evocare. Compito delle agenzie di marketing è mettere insieme un racconto coerente che faccia coesistere gli obiettivi commerciali dell’azienda con un approccio unicamente incentrato sulle reazioni dell’audience. Questa narrazione può essere sviluppata in una singola storia o in una serie di “episodi”, deve comunque essere adatta ad essere declinata su più canali di comunicazione, siano essi tradizionali (ad televisiva, rivista) che su canali digital (sito web, social media).
Importanza dello storytelling nel Brand
Analizziamo qualche numero e cerchiamo di comprendere i motivi per cui sviluppare lo storytelling per un Brand è cosi rilevante. Secondo un recente studio condotto da OneSpot, un’agenzia di marketing di Austin in Texas:
- Il 68% dei consumatori trova che i contenuti informativi ed educativi siano più validi,
- Il 17% dei consumatori ritiene che i contenuti di intrattenimento siano più validi,
- L’11% dei consumatori preferisce contenuti d’ispirazione,
- Quasi il 50% dei consumatori non è disposto a dedicare del tempo se il contenuto proposto (dal Brand) non è rilevante ai loro interessi
Lo storytelling serve anche ad altri propositi, tra i quali mostrare il lato umano delle aziende, il loro impegno nel sociale e distaccare il Brand dalla logica puramente commerciale insita in ogni proposta di marketing. Lo scopo dello storytelling è di comunicare un messaggio articolato, che faccia sentire ‘qualcosa’ allo spettatore e lo ispiri ad agire sulla scia di quella emozione suscitata, più che far leva sul semplice bisogno/desiderio di un prodotto o un servizio.
Esiste anche un altro aspetto rilevante nello storytelling che è quello della memorabilità, il cervello umano infatti è molto più incline a ricordare una storia coinvolgente. Una nota tecnica di memorizzazione, usata anche a scuola, prevede di inserire dei dati in sequenza abbinando questi dati in luoghi o farli interagire tra loro. Ricordo che mia nonna mi raccontava la frase “ma con gran pena le recan giù” per farmi memorizzare i nomi delle Alpi (MArittime, COzie, GRAie, PENnine, LEpontine, REtiche e CArniche, GIUlie).
Lo storytelling tenta anche di legare il Brand ad un valore condivisibile, più alto e nobile, a cui l’audience possa aderire in maniera incondizionata.
Square – Racconti delle comunità
Square, la società di elaborazione carte di credito ha prodotto una serie di 12 cortometraggi per illustrare l’esperienza di alcune comunità di minoranze negli Stati Uniti, e come hanno affrontato le varie difficoltà sul loro cammino.
I cortometraggi hanno vinto il 2018 Tribeca X Award, che premia contenuti che celebrano l’interazione tra pubblicità e intrattenimento. “Tutti i cortometraggi della serie mostrano utenti di Square, provenienti da ogni tipo di background, legati insieme da un sogno comune di fare impresa e di come siano riusciti a superare le difficoltà e i rischi del piccolo imprenditore” ha dichiarato Square.
Fairmont Hotel – Viaggia indietro nel tempo
La nota catena alberghiera ha voluto rievocare il famoso bed-in for peace di John Lennon e Yoko Ono, che si è svolto proprio in un hotel Fairmont a Montreal Canada, nel 1969.
La coppia che protestava pacificamente contro la guerra in Vietnam, era solita invitare giornalisti e amici nella loro stanza da letto. In questo periodo Lennon ha anche composto e registrato la famosa canzone ‘Give Peace a chance’ dalla suite 1742. Per celebrare questo iconico evento, Fairmont ha deciso di invitare i propri clienti nella stessa suite 1742 e rivivere quella esperienza con la realtà aumentata. All’interno della suite con l’aiuto di completi VR posti sui comodini i clienti possono immergersi in questa esperienza ed essere trasportati indietro nel tempo agli Anni 60.
Dove – Inclusione ed uguaglianza
Impossibile non citare le numerose campagne di Dove, Brand di detergenti della Unilever per la cura del corpo, noto per il suo impegno nel produrre campagne di stoytelling. Dove vende saponi, una cosa usata tutti i giorni. Difficile trovare qualcosa da dire oltre il prodotto, verrebbe da dire. Tuttavia Dove da anni lega il suo brand a un importante storytelling focalizzato sull’eliminazione del body-shaming, all’accettazione delle differenze fisiche e con una scelta coraggiosa ha deciso di puntare sulla realtà piuttosto che sulla idealizzazione. Dunque ‘vere donne’ e non supermodelle per combattere un aspetto stereotipato e irraggiungibile.
Da qualche tempo Dove ha deciso di puntare anche sugli uomini seguendo la stessa narrativa di uguaglianza e inclusione.
Con la serie di corti prodotti per la linea uomo da titolo ManCare, Dove ha scelto di raccontare le storie di uomini che, per vari motivi, devono stare lontani dalle proprie famiglie. La narrativa è focalizzata su persone reali, a cui mancano i propri figli e con cui è difficile non empatizzare.
Lavazza: Il caffè come simbolo di riscatto
Da poco Lavazza ha distribuito il suo nuovo documentario “Coffee defenders – Un percorso dalla coca al caffè”, disponibile su Amazon Video. Prodotto dalla Fondazione Lavazza, che promuove e finanzia progetti di sostenibilità nei paesi in cui produce il caffè, il documentario racconta l’impegno dell’azienda nel supportare la comunità di Meta in Colombia.
Questo documentario nasce dall’impegno di Lavazza di sviluppare la sostenibilità del Brand con diverse iniziative tra cui l’adesione alle linee guida di Sustainable Development goals (stipulato da United nations Global Compact). Per sostenere questo impegno l’azienda ha identificato quattro pilastri della sostenibilità riguardante sia i business che le persone e questo iniziativa si svilupperà anche attraverso la produzione di vari docufilm i tra cui “Coffee Defenders, a Path from Coca to Coffee” – Goal 5 – Gender Equality, Goal 8 – Economic Growth, Goal 12 – Sustainable Consumption and Production, Goal 13 – Climate Change.
I primi due sono incentrati su il programma sviluppato da Lavazza in Colombia e riguarda l’emancipazione femminile e la gender equality.
“La comunicazione digitale ha sempre più un’importanza strategica per Lavazza, grazie alle numerose opportunità che ci offre di portare ad una audience nuova e giovane attraverso modalità contemporanee e coinvolgenti di storytelling ” dice Lorenzo Giorda, Global Head of Digital Marketing di Lavazza. “Questo progetto diventerà un filone di comunicazione e di posizionamento per l’azienda e crediamo che questo docufilm sia un assett importante per raccontare attraverso un linguaggio diverso, visivo, autentico e universale il tema della sostenibilità. che è diventato parte integrante del nostro business da molti anni e che ci caratterizzerà anche in futuro. Prossimamente infatti il documentario sarà fruibile sia digitalmente che fisicamente in altri luoghi di comunicazione perché non è solo un prodotto d’intrattenimento ma un veicolo di messaggi forti e contemporanei“.