Il 2021 celebra la morte del Sommo Poeta, un anno in cui tutti siamo diventati dantisti: Dante si svende in tivù, in radio, sui giornali, ma soprattutto sul web. Fondatore della lingua italiana, pensatore mistico, visionario d’amore. Com’egli scrisse nel Convivio: “Lo sommo desiderio di ciascuna cosa, e prima della natura dato, è lo ritornare a lo suo principio”. E noi torniamo a Dante, con intelletto d’amore.
In questi tre secoli la Commedia di Dante è stata un esempio transmediale tra i più proficui e proliferi. La rilevanza senza tempo delle sue questioni morali, la dimensione cosmica del suo potere immaginifico e l’intensità del suo realismo sono temi senza precedenti per qualsiasi tipo di adattamento, traduzione o “transmediazione”, temi periodicamente reinventati e trasferiti in ambiti creativi sempre più tecnologici.
Le molteplici modalità narrative sono esplose con l’anniversario dantesco che celebra i settecento anni dalla sua morte, avvenuta a Ravenna nel 1321. Il 25 marzo 2021 è stato decretato il Dantedì dal Mibact. Il Sommo Poeta viene celebrato in tutta l’Italia con manifestazioni multidisciplinari che spaziano dalle conferenze accademiche, alle mostre, alla danza, alle dirette web ai concerti e ai progetti multimediali.
Noi vogliamo ricordarlo nel suo potenziale transmediale, perché quando si menziona Dante si apre un mondo, anzi “Mondi” che attraverso la rete coinvolgono anche il fruitore più remoto in una lettura multimediale.
I mondi transmediali della Divina Commedia
La forza dell’immaginario nata dalla Divina Commedia ha attraversato secoli e media dando vita a una vasta ed eterogenea selva di prodotti figli dell’eredità dantesca.
Ma procediamo con ordine. Iniziamo con il più illustre degli illustratori, Gustave Doré le cui opere dell’Inferno resteranno per sempre impresse nella memoria collettiva. Dorè ridefinisce i rapporti tra immagine e scritto: l’immagine occupa un’intera pagina, decretando il successo della Commedia illustrata che crescerà in modo esponenziale.
In seguito, il cinema si nutrirà in maniera continua del “visual” dantesco reinventato da Dorè. Dal cinema muto di “L’Inferno” (1911) al “Dante’s Inferno” di Henry Otto (1924), e poi Fellini, Pasolini, i Coen, Greenaway.
Nel campo delle arti visive, il fumetto si è confrontato innumerevoli volte con il poema sacro, grazie alla struttura episodica che caratterizza il racconto del viaggio nell’Aldilà. La lista delle rivisitazioni nell’ambito dei fumetti è lunga, dall’Europa al Giappone passando per l’America. Da “L’Inferno di Topolino” (1949) al manga di Gō Nagai uscito la prima volta nel 1994 e poi nel 2019 con la “Divina Commedia Omnibus”. In Italia, la Divina Commedia a fumetti di Marcello Toninelli esce a puntate nella rivista per bambini “Il giornalino” tra il 1994 e il 1995, successivamente raccolta in un libro in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante nel 2015.
La musica costituisce un’ulteriore medium nel raccontar Dante: da Bob Dylan, a Kurt Cobain, a Vinicio Capossela, ai Radiohead, e poi le camaleontiche produzioni prog dei New Trolls, dei The Trip, dei Metamorfosi, fino ad arrivare alla produzione made in Brasile (Os Mutantes, Caetano Veloso), in cui si rintraccia l’influenza fondamentale che Dante ha esercitato su di essi nell’elaborazione del concetto di saudade attiva. E non abbiamo menzionato la produzione della musica da camera, ci accontentiamo di citarne uno per tutti: Franz Liszt, Dante Symphonie.
Digital Dante
Il videogame “Dante’s Inferno” esce nel 2010 per PlayStation e Xbox. Un’avventura dinamica nella quale Dante, in veste di crociato, deve attraversare i cerchi infernali e combattere numerose battaglie per liberare Beatrice, prigioniera del diavolo.
È interessante evidenziare l’importanza di Dante nel mondo con la piattaforma “Digital Dante” realizzata dalla Columbia University di New York, un progetto del 1994 e completamente rinnovato nel 2014, con un approccio estremamente visuale: presenta online molte illustrazioni digitalizzate risalenti al XV-XVII secolo.
Nel 2010 la Commedia in versione integrale diventa una App per iPhone, iPod e iPad, “iCommedia”, completa di note e introduzioni ai canti, è accompagnata da un importante corredo multimediale. Le atmosfere sono rese evocative grazie al sottofondo sonoro di Massimo Piani e ai disegni di Angelo Monne. Introduce e commenta ogni canto Riccardo Bruscagli, noto dantista e docente. L’App iCommedia, con la presenza di incisioni digitali, ricostruzioni tridimensionali e video, segna un’ulteriore evoluzione tecnologica, aprendo nuovi scenari alla fruizione dei testi di Dante soprattutto per i più giovani.
Per celebrare i sette secoli di Dante, un gruppo di ricerca dell’Università Federico II di Napoli si propone di organizzare un catalogo digitale di tutti i manoscritti del Poema che contengono immagini. Il nome del progetto è “Illuminated Dante Project”: un corpus di circa 280 manoscritti datati e databili tra il XIV e il XV secolo e conservati in biblioteche, musei, archivi pubblici e privati nazionali e internazionali.
Il Dipartimento di Scienze umane dell’Università LUMSA ha elaborato il progetto “Digital Commedia”, una rilettura contemporanea del poema: Dante, smarrito nella selva oscura della contemporaneità, intraprende un viaggio negli Inferi della società delle piattaforme digitali. Immerso nel web, iscritto ai social media, connesso a smartphone e tablet. Dieci video e dieci racconti ispirati ad altrettanti Canti dell’Inferno, in cui Dante incontra i personaggi che simboleggiano le contraddizioni (e i peccati) di una rivoluzione i cui effetti culturali, sociali ed economici sono in pieno svolgimento. La “Digital Commedia” sarà online il prossimo 25 marzo 2021, nel frattempo, è possibile seguire su Instagram e Facebook le fasi del suo sviluppo.
“The New Manuscript” è un progetto tra New York e San Marino: una Divina Commedia miniata nel Ventunesimo secolo, scritta a mano e illustrata in graphic novel style da George Cochrane, artista newyorkese. I volumi saranno realizzati a San Marino e sono stati inseriti nel progetto Digital Dante della Columbia University, una ricca mostra online sul grande poeta, con accesso a numerosi testi. Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile visitare il sito di Facsimile Finder.
“A ritmo di Dante” è la web serie in sette cortometraggi per dialogare con Dante e esplorare posti e passaggi meno noti della Divina Commedia. Una web serie teatrale realizzata dagli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. Il primo episodio, Paradise, è andato in onda il 29 gennaio sulla piattaforma digitale Backstage del Teatro Stabile del Veneto.
“A riveder le stelle”, è la mostra online organizzata dalle Gallerie degli Uffizi. Per la prima volta sono visibili online gli ottantotto disegni che illustrano il Poema, realizzati alla fine del Cinquecento dal pittore Federico Zuccari, famoso per aver affrescato la Cupola di Santa Maria del Fiore.
Gli appuntamenti per il Dantedì sul web e sugli altri media sono innumerevoli e vari, e in questi ultimi giorni si sono moltiplicati. Per gli aggiornamenti sulle principali iniziative dedicate all’evento rinviamo al sito del Ministero dei Beni culturali.